Fu alla fine dell’800 che Don Giuseppe Salamone, grande proprietario terriero di Mistretta, mosso dall’ esigenza di creare una produzione di alta qualita’, decise di impiantare nelle sue terre migliori dell’agro di Tusa (Me) un uliveto da cui trarre un olio di pregio da destinare alla mensa padronale come in uso tra le famiglie aristocratiche del tempo. Una tradizione vissuta e coltivata per generazioni che dopo oltre 100 anni si rinnova con la stessa passione e cura di una volta da chi ha fatto della QUALITA’ un imperativo categorico
Oggi l’uliveto dell’Azienda Casaleni si estende su terreni in buona esposizione e posti ad una
altitudine di 100 m s.l.m. in un territorio di grande tradizione olearia. Gli ulivi sono adagiati su lievi declivi, dove, le favorevoli condizioni pedoclimatiche, la giusta esposizione, l’aria pulita, unite alla natura del terreno, creano il microclima ideale per la loro coltivazione.
Le olive di varietà santagatese e ogliarola messinese vengono raccolte a mano ed avviate
giornalmente alla frangitura e successiva estrazione a freddo, conservando i profumi ed i sapori tipici di queste varietà. Una qualità determinata anche dal metodo di raccolta. L’azienda Casaleni applica un metodo di raccolta scalare, studiato in azienda, ad un prestabilito grado di invaiatura delle olive, diverso per ogni singola varietà, per esaltarne la specifica caratteristica, ed ottenere un olio con la massima percentuale di antiossidanti naturali.
Così si ottiene l’olio extravergine d’oliva Casaleni. Un extravergine dalle eccellenti
caratteristiche organolettiche e parametri analitici che rispecchiano un’elevata qualità del
prodotto. Un prodotto siciliano leggero e vellutato.
L’olio extravergine d’oliva Casaleni è ottenuto attraverso il metodo dell’Agricoltura
Biologica, pratica agricola che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, vietando quello
di sostanze chimiche di sintesi.
Tutto il ciclo produttivo, dalla coltivazione degli ulivi fino all’imbottigliamento dell’olio è sottoposto ad un regime di controlli, effettuati da un apposito organismo.
I controlli vengono eseguiti in tre fasi. L’ente fa sopralluoghi periodici sul terreno ed attraverso analisi di laboratorio, controlla che non vengano utilizzati prodotti chimici. Segue il rilascio al produttore
della certificazione in campo. Poi i controlli si spostano al frantoio ed infine all’imbottigliamento, garantendo in questo modo all’acquirente un prodotto certificato e garantito. L’alto valore etico per chi produce in agricoltura biologica consiste nel lavorare in armonia con l’ambiente circostante e la consapevolezza con il proprio lavoro di contribuire alla salvaguardia del proprio patrimonio agricolo e silvo-pastorale.
Poggiando su una tradizione olearia illustre nel mese di settembre si effettua in uliveto la selezione delle migliori olive verdi di “giarraffa cefalutana” parliamo di una sottovarietà della meglio nota varietà di olive ogliarola messinese. La taratura del frutto e la particolare dolcezza rendono quest’ oliva particolarmente indicata per la trasformazione in patè di olive. Il procedimento di lavorazione artigianale inizia da olive cotte al naturale in salamoia e poi trasformate in pasta con aggiunta di olio extravergine d’oliva. Verso dicembre invece si procede alla raccolta delle più polpose olive nere sempre per il medesimo utilizzo mentre una parte selezionata viene essiccata sotto sale per poi essere pastorizzata in vasi
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